Michelangelo Garove [info...]
demolì la
vecchia cappella [vai...] ma conservò
l´abside
semicircolare che recava l´immagine miracolosa della Madonna.
Il nuovo edificio venne progettato giocando sulle forme curve suggerite
dalla antica abside: essa venne avvolta da una struttura circolare che diede forma al presbiterio il
quale intersecò una più grande ellissi che andò a formare la navata della chiesa.
L´ellissi è
ritmata da quattro coppie di grandi colonne di ordine composito, che si spingono fino alla volta,
come apparente sostegno di otto arconi convergenti verso
un´altra ellissi, definita da una cornice a
stucco. Anche la volta
dell´abside semicircolare è innervata da archi convergenti che si
appoggiano alle relative lesene.
La disposizione delle quattro coppie di colonne è armoniosa e
definisce gli spazi: due di esse segnano il punto in cui
l´abside circolare ed il corpo ellittico
della chiesa si intersecano; due fanno da limite alla principale porta di ingresso; le altre
delimitano le due cappelle laterali.
L´intero edificio è alleggerito e illuminato da alte finestre
curvilinee quadrilobate. Le aperture di luce sono un elemento essenziale
dell´architettura in
quanto
l´illuminazione naturale risulta molto più intensa
nell´abside e nel presbiterio, centro
simbolico e storico, e cuore
dell´ufficio religioso.
La forma circolare
dell´antica modesta abside
contenente
l´immagine miracolosa ispirò perciò tutta quanta la struttura architettonica con un
effetto di grande coerenza e armonia.
La cupola elicoidale, per ampiezza, risulta essere la seconda
del Piemonte, dopo quella del Santuario di Vicoforte (Mondovì).
I lavori terminarono verso la fine
del 1600. A quel tempo i nostri predecessori, certamente soddisfatti ed orgogliosi di
quell´opera,
non potevano ancora ammirare i ricchi
arredi e decori [vai...]
che nel tempo la adornarono e che oggi sono
motivo di meraviglia e stupore per il visitatore; ma forse riuscivano a cogliere con più immediata
evidenza
l´eleganza delle linee e
l´articolazione degli spazi così magistralmente ideati da
Michelangelo Garove.
Schizzo della cupola (proiezione luci)
Schizzo in chiaroscuro del presbiterio
L´abside sopra il presbiterio
Schizzo della facciata del Santuario
Schizzo in chiaroscuro della cappella di S. Michele Arcangelo
La cappella di S. Michele Arcangelo
Decoro centrale della cappella (tela raffiguante S. Michele Arcangelo opera di Pietro Paolo Operti 1776)
La cappella di S. Antonio e S. Giovanni Battista
Decoro centrale della cappella (tela raffiguante S. Antonio e San Giovanni Battista opera di Pietro Paolo Operti 1776)